Lo studio è stato pubblicato su “Infant Mental Health Journal” e, come afferma il The Telegraph, i ricercatori hanno preso in esame 128 papà del Regno Unito (di diverso ceto sociale e di diverse aeree geografiche) e li hanno ripresi con una telecamera, mentre erano con i propri figli. Quello che gli studiosi hanno osservato maggiormente nel dettaglio è stato il comportamento di alcuni papà, mentre interagivano con i propri figli (senza giocattoli). Un’osservazione che è iniziata quando i figli avevano tre mesi e che poi è ripresa quasi due anni dopo, mentre questa volta i padri leggevano ai propri figli dei libri. Dopo aver fatto ciò, gli esperti hanno realizzato dei test cognitivi specifici per i bambini (uno che prevedeva un riconoscimento di colori e figure e uno di comprensione di un libro). Il risultato è stato stupefacente. Infatti, i bambini (indipendentemente dal fatto di essere femmine o maschi) che hanno ottenuto i risultati nettamente più brillanti sono quelli che hanno trascorso più tempo con i propri papà fin dai primi mesi. Ecco quello che ha affermato alla BBC il professore Paul Ramchandani (che capitanava la ricerca):
“Anche così presto come nei primi tre mesi di vita le interazioni tra il papà e il figlio possono produrre risultati positivi osservabili già due anni dopo”.
Ma attenzione, ciò che conta però, è anche e soprattutto l’umore dei papà. Infatti, i bambini che nei primi mesi di vita hanno avuto un padre introverso o depresso, hanno ottenuto il punteggio più basso nei test.
A raccontarlo è la dottoressa Vaheshta Sethna, del King’s College:
“Abbiamo anche scoperto che i bambini che interagiscono durante la sessione di lettura con un padre sensibile, calmo e poco ansioso sono quelli che all’età di due anni dimostrano un maggiore sviluppo, e una maggiore abilità linguistica e capacità di risolvere i problemi. Questo suggerisce che le attività di lettura aiutano i bambini e inoltre i nostri risultati dimostrano l’importanza di avere un padre presente e positivo con i propri figli”.
Be’ papà italiani, siete avvisati…
I bambini che passano tanto tempo con papà? Diventano più intelligenti.
“Rds – Infant Mental Health Journal”